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Postumia Sabina era stata concepita la notte del 18 luglio dell'anno 64 d. C., proprio quando iniziava a divampare il celebre incendio che avrebbe desolato Roma... ... e al momento della nascita gli operai che lavoravano ai restauri della casa avevano scoperto, fra le rovine, un foglio di stagno arrotolato scritto in caratteri arcaici, che in modo oscuro profetizzava schiavitù, catene, serpenti e quattro morti. Il terribile vaticinio però non aveva previsto che sulla sua strada avrebbe incontrato Marco Cusonio, reduce di molte guerre e segnato da un infelice matrimonio. Continua la serie delle donne di confine, ma questa volta i barbari che i nostri protagonisti incontreranno saranno tutti all'interno del limes. Un meraviglioso romanzo storico ambientato al tempo dell'Impero romano, la settima uscita (autoconclusiva) del ciclo "Donne di confine" del due volte vincitore del prestigioso Premio Urania, Alberto Costantini. Dello stesso ciclo: La donna del tribuno: L'avvincente storia di una donna ai confini dell'Impero RomanoDonne ai confini dell'ImperoLa schiava dei libri L'ultima amazzoneOltre l'ultimo limes - Il lungo viaggio della schiava Artemis Attila il Principe delle LocusteLe quattro morti di Postumia Sabina Acquista ora il romanzo storico LE QUATTRO MORTI DI POSTUMIA SABINA. Scorri verso l'alto e clicca su "Acquista ora" per farti conquistare da un autore e da un romanzo imperdibili.
Attraverso gli occhi di due pastori, assistiamo al lento attraversamento dei valichi alpini da parte dell¿armata di Attila: la temuta invasione della Penisola è iniziata. La scena si sposta quindi a Padova, nella casa di Lidia, attrice di mimo ormai al tramonto, per passare poi al medico e astrologo Filemazio, e quindi a Ravenna, dove il dux Rustico sta dettando una lettera per convincere la sua riluttante sposa Felicita a raggiungerlo. Il suo è stato un matrimonio infelice, nonostante l¿amore disperato che continua a provare per sua moglie; quanto a Felicita, la cogliamo intenta nella pratica religiosa, che rappresenta per lei il sostitutivo di un matrimonio sterile e arido. La caduta di Aquileia e l¿irrompere degli unni nella grande Pianura sconvolgeranno le vite dei nostri personaggi, inserendole nella tragedia collettiva di un popolo.
La schiava Artemis si considerava tutto sommato fortunata: una padroncina deliziosa da accudire, un padrone-filosofo che la amava come una figlia, una bella casa nel centro di Roma. Il suo mondo le crolla addosso il giorno in cui un servo, colto da improvvisa follia, assesta un colpo di roncola al buon padrone. Per sottrarla alla morte comminata dalla legge romana a tutti gli schiavi di casa, viene venduta in segreto. E così per la ragazzina, scambiata e passata di mano come una moneta, inizia una serie incredibile di avventure, che la porteranno da Roma caput mundi all¿ultima frontiera conosciuta e persino oltre.
Acquistata quasi per compassione al mercato degli schiavi da Prospero, ricco proprietario di un'azienda agricola e di un laboratorio dove si trascrivono e vendono libri, la schiava Aretusa rivela una singolare attitudine alla scrittura, unita ad un irrefrenabile desiderio di comprendere quanto va faticosamente ricopiando. Ma anche nell'Africa romana del V secolo dopo Cristo batte l'ala della storia: alle lotte di religione e ai difficili rapporti con le tribù del deserto, si aggiungerà ben presto la nuova insidia del popolo del Nord. Un affresco della tarda Romanità, e insieme la storia di un'altra donna di frontiera, dello stesso autore de "La donna del tribuno" e "Donne ai confini dell'Impero".
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