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Bøker av Antonio Gramsci

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  • av Antonio Gramsci
    104,-

  • av Antonio Gramsci
    321,-

    A selection of Gramsci's writings in one volume including his most important political, cultural and historical work. The collection focuses on key concepts - such as hegemony, passive revolution, civil society, common sense - and important texts on Americanism and Fordism, and popular culture.

  • - Selections
    av Antonio Gramsci
    345,-

  • av Antonio Gramsci
    279 - 373,-

  • av Antonio Gramsci
    292,-

    Una doppia serie di ricerche. Una sull¿Età del Risorgimento e una seconda sulla precedente storia che ha avuto luogo nella penisola italiana, in quanto ha creato elementi culturali che hanno avuto una ripercussione nell¿Età del Risorgimento (ripercussione positiva e negativa) e continuano a operare (sia pure come dati ideologici di propaganda) anche nella vita nazionale italiana cosí come è stata formata dal Risorgimento. Questa seconda serie dovrebbe essere una raccolta di saggi su quelle epoche della storia europea e mondiale che hanno avuto un riflesso nella penisola. Per esempio: 1) I diversi significati che ha avuto la parola «Italia» nei diversi tempi...

  • av Antonio Gramsci
    292,-

    Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa dei cielo, sento che per me è capodanno. Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un'azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.

  • av Antonio Gramsci
    373,-

    L'on. Giovanni Zibordi ha inviato al ministro delle finanze, on. Meda, questa interrogazione: Il sottoscritto interroga l'on. ministro delle finanze per sapere se, in vista dei molteplici cespiti di lucro che lo stato d'animo creato dalla guerra ha apportato alla Chiesa, e in considerazione delle numerose forme di speculazione sui rischi di guerra che la Chiesa stessa ha iniziato e va esercitando col richiedere alle famiglie oboli votivi in cambio di funzioni propiziatrici della divina grazia per la incolumità dei loro cari combattenti, non intenda che sia da estendere ai sacerdoti la imposta sui sopraprofitti di guerra.

  • av Antonio Gramsci
    452,-

    Gentilissima signora, prima di tutto, voglio domandarle scusa per i disturbi e i fastidi che le ho arrecato, i quali non entravano, in verità, nell'accordo di inquilinato. Sto abbastanza bene e sono calmo e tranquillo. Le sarò grato se vorrà preparare un po' di biancheria e consegnarla a una brava donna, di nome Marietta Bucciarelli, se verrà a domandarla per me: non posso mandarle l'indirizzo della donna perché l'ho dimenticato...

  • av Antonio Gramsci
    292,-

    Saggio del Croce: Questa tavola rotonda è quadrata. Il saggio è sbagliato anche dal punto di vista crociano (della filosofia crociana). Lo stesso impiego che il Croce fa della proposizione mostra che essa è «espressiva» e quindi giustificata: si può dir lo stesso di ogni «proposizione», anche non «tecnicamente» grammaticale, che può essere espressiva e giustificata in quanto ha una funzione, sia pure negativa (per mostrare l'«errore» di grammatica si può impiegare una sgrammaticatura). Il problema va quindi posto in altro modo, nei termini di «disciplina alla storicità del linguaggio» nel caso delle «sgrammaticature»....

  • av Antonio Gramsci
    292,-

    Sui bilanci dello Stato. Vedere i discorsi in Senato dell'on. Federico Ricci, ex Sindaco di Genova. Questi discorsi sono da leggere prima di ogni lavoro sulla storia di questi anni. Nel discorso del 16 dicembre 1929 sul rendiconto dell'esercizio finanziario 1927-28 il Ricci osservò: 1) A proposito della Cassa d'ammortamento del debito estero istituito con decreto-legge 3 marzo 1926 dopo gli accordi di Washington (14 novembre 1925) e di Londra (27 gennaio 1926): che gli avanzi realizzati sulla differenza fra quota pagata dalla Germania e quota pagata dall'Italia all'America...

  • av Antonio Gramsci
    292,-

    È davvero meravigliosa la lotta che l'umanità combatte da tempo immemorabile; lotta incessante, con cui essa tenta di strappare e lacerare tutti i vincoli che la libidine di dominio di un solo, di una classe, o anche di un intero popolo, tentano di imporle. È questa una epopea che ha avuto innumerevoli eroi ed è stata scritta dagli storici di tutto il mondo. L'uomo, che ad un certo tempo si sente forte, con la coscienza della propria responsabilità e del proprio valore, non vuole che alcun altro gli imponga la sua volontà e pretenda di controllare le sue azioni e il suo pensiero.

  • av Antonio Gramsci
    292,-

    [Noterelle sulla politica del Machiavelli.] Il carattere fondamentale del Principe è quello di non essere una trattazione sistematica ma un libro «vivente», in cui l'ideologia politica e la scienza politica si fondono nella forma drammatica del «mito». Tra l'utopia e il trattato scolastico, le forme in cui la scienza politica si configurava fino al Machiavelli, questi dette alla sua concezione la forma fantastica e artistica, per cui l'elemento dottrinale e razionale si impersona in un condottiero, che rappresenta plasticamente e «antropomorficamente» il simbolo della «volontà collettiva». Il processo di formazione di una determinata volontà collettiva, per un determinato fine pol...

  • av Antonio Gramsci
    373,-

    Lo sciopero generale del 2021 sarà eminentemente rivoluzionario. Non perché esso riuscirà a rovesciare lo Stato capitalistico (abbiamo dimostrato che la conquista dello Stato da parte dei proletari avverrà solo quando gli operai e i contadini avranno creato un sistema di istituzioni statali capaci di sostituire le istituzioni dello Stato democraticoparlamentare), ma perché inizierà un periodo di profondi rivolgimenti nella struttura economica attuale. La crisi del dopoguerra si inizierà il 2021. Finora i capitalisti, premuti dal governo, hanno concesso facilmente: hanno acconsentito a mantenere la produzione su un piano antieconomico per evitare la disoccupazione e la rivolta dei ...

  • av Antonio Gramsci
    292,-

    Gli intellettuali sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una sua propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali. Le piú importanti di queste forme sono due: 1) Ogni gruppo sociale, nascendo sul terreno originario di una funzione essenziale nel mondo della produzione economica, si crea insieme, organicamente, uno o piú ceti di intellettuali che gli dànno omogeneità e consapevolezza della propria funzione non solo nel campo economico....

  • av Antonio Gramsci
    231,-

    La quarta guerra del Risorgimento italiano non pare debba avere per il Mezzogiorno conseguenze diverse da quella delle altre tre. Lo ha fatto notare A. Labriola alla Camera durante la discussione della politica economica del gabinetto Salandra, ma l'Agenzia Stefani ha trasmesso delle sue parole un riassunto generico e scolorito. Già nel 1911 in una pubblicazione semiufficiale posta sotto il patronato dell'Accademia dei lincei, Francesco Coletti, un economista serio e poco amante dei paradossi, aveva fatto notare che l'unificazione delle regioni italiane sotto uno stesso regime accentratore...

  • av Antonio Gramsci
    231,-

  • av Antonio Gramsci
    279,-

    "Sul Fascismo" di Antonio Gramsci - Un'analisi completa dell'ideologia fascista e del suo impattoImmergiti in "Sul Fascismo", un'opera provocatoria di Antonio Gramsci, uno dei pensatori marxisti più influenti del XX secolo. In questo testo fondamentale, Gramsci offre un'analisi approfondita del fascismo, della sua ideologia sottostante e delle sue implicazioni di vasta portata."Sul Fascismo" presenta l'interpretazione unica di Gramsci sull'ascesa del fascismo in Italia, attribuendo la sua emersione alle crisi all'interno del sistema capitalista. Esamina le contraddizioni intrinseche del fascismo, la manipolazione della psicologia di massa e l'uso del potere statale per imporre la dottrina fascista.Critica la visione marxista tradizionale che il fascismo fosse semplicemente una forza reazionaria della borghesia, Gramsci sostiene che fosse un movimento di massa con la sua propria dinamica, guidato dalla mobilitazione di diversi gruppi sociali. Introduce il concetto di 'egemonia' - il modo in cui le classi dominanti stabiliscono e mantengono il loro dominio ottenendo il consenso dei governati.Inoltre, Gramsci discute il concetto dell''intellettuale organico' e il ruolo di tali individui nella creazione, diffusione e legittimazione delle idee che sostengono lo status quo, o alternativamente, lo sfidano e lo cambiano."Sul Fascismo" è un must per chiunque cerchi una profonda comprensione del fascismo e dei suoi impatti sociali. L'opera di Gramsci fornisce preziose intuizioni sulla manipolazione del potere e dell'ideologia, offrendo una critica approfondita del fascismo da una prospettiva socio-politica." Vi è una espressione incisiva del compagno Radek, da lui usata nel commemorare, in una assemblea di comunisti, al congresso della Internazionale, un militante del nazionalismo tedesco fucilato nella Ruhr dai nazionalisti francesi, che ci torna a mente ogni volta che pensiamo al destino di Giacomo Matteotti. «Pellegrino del nulla» chiamava il compagno Radek il combattente sfortunato, ma tenace fino al sacrificio di sé, di una idea la quale non può condurre i suoi credenti e militanti ad altro che ad un inutile circolo vizioso di lotte, di agitazioni, di sacrifici senza risultato e senza via di uscita. «Pellegrino del nulla» appare a noi Giacomo Matteotti quando consideriamo la sua vita e la sua fine in relazione con tutte le circostanze che danno ad esse un valore non piú «personale», ma di indicazione generale e di simbolo."

  • av Antonio Gramsci
    279,-

    " Gli intellettuali sono un gruppo sociale autonomo e indipendente, oppure ogni gruppo sociale ha una sua propria categoria specializzata di intellettuali? Il problema è complesso per le varie forme che ha assunto finora il processo storico reale di formazione delle diverse categorie intellettuali. Le piú importanti di queste forme sono due: 1) Ogni gruppo sociale, nascendo sul terreno originario di una funzione essenziale nel mondo della produzione economica, si crea insieme, organicamente, uno o piú ceti di intellettuali che gli dànno omogeneità e consapevolezza della propria funzione non solo nel campo economico, ma anche in quello sociale e politico: l'imprenditore capitalistico crea con sé il tecnico dell'industria, lo scienziato dell'economia politica, l'organizzatore di una nuova cultura, di un nuovo diritto, ecc. ecc. Occorre notare il fatto che l'imprenditore rappresenta una elaborazione sociale superiore, già caratterizzata da una certa capacità dirigente e tecnica (cioè intellettuale): egli deve avere una certa capacità tecnica, oltre che nella sfera circoscritta della sua attività e della sua iniziativa, anche in altre sfere, almeno in quelle piú vicine alla produzione economica (deve essere un organizzatore di masse d'uomini, deve essere un organizzatore della «fiducia» dei risparmiatori nella sua azienda, dei compratori della sua merce ecc.). Se non tutti gli imprenditori, almeno una élite di essi deve avere una capacità di organizzatore della società in generale, in tutto il suo complesso organismo di servizi, fino all'organismo statale, per la necessità di creare le condizioni piú favorevoli all'espansione della propria classe; o deve possedere per lo meno la capacità di scegliere i «commessi» (impiegati specializzati) cui affidare questa attività organizzatrice dei rapporti generali esterni all'azienda. Si può osservare che gli intellettuali «organici» che ogni nuova classe crea con se stessa ed elabora nel suo sviluppo progressivo, sono per lo piú «specializzazioni» di aspetti parziali dell'attività primitiva del tipo sociale nuovo che la nuova classe ha messo in luce."

  • av Antonio Gramsci
    347,-

    " Occorre distruggere il pregiudizio molto diffuso che la filosofia sia un alcunché di molto difficile per il fatto che essa è l'attività intellettuale propria di una determinata categoria di scienziati specialisti o di filosofi professionali e sistematici. Occorre pertanto dimostrare preliminarmente che tutti gli uomini sono «filosofi», definendo i limiti e i caratteri di questa «filosofia spontanea», propria di «tutto il mondo», e cioè della filosofia che è contenuta: nel linguaggio stesso, che è un insieme di nozioni e di concetti determinati e non già e solo di parole grammaticalmente vuote di contenuto; nel senso comune e buon senso; 3) nella religione popolare e anche quindi in tutto il sistema di credenze, superstizioni, opinioni, modi di vedere e di operare che si affacciano in quello che generalmente si chiama «folclore»."

  • av Antonio Gramsci
    279,-

    " Questo libro contiene storie delicate e avventurose insieme che parlano di briganti e di animali, di ricci, di volpi, di cavalli, di passeri, di struzzi e di pappagalli. L'autore, Antonio Gramsci, le scrisse per i propri figli mentre si trovava in carcere dove era stato rinchiuso dal regime fascista: non si voleva - fu detto - che una mente tanto fervida come quella di Gramsci potesse comunicare al popolo i propri pensieri. Sono storie narrate non direttamente, ma lettere, inviate ai figli o alla moglie o alla cognata. Sono in pratica affascinanti racconti che narrano episodi di vita, molti veri, adatti ai ragazzi e ai giovani lettori. Accanto alle lettere dell'autore, troviamo alcune letture che il grande studioso proponeva ai figli: racconti di Puskin, Kipling, Dickens, Tolstoj e altri."

  • av Antonio Gramsci
    279,-

    " La quarta guerra del Risorgimento italiano non pare debba avere per il Mezzogiorno conseguenze diverse da quella delle altre tre. Lo ha fatto notare A. Labriola alla Camera durante la discussione della politica economica del gabinetto Salandra, ma l'Agenzia Stefani ha trasmesso delle sue parole un riassunto generico e scolorito.Già nel 1911 in una pubblicazione semiufficiale posta sotto il patronato dell'Accademia dei lincei, Francesco Coletti, un economista serio e poco amante dei paradossi, aveva fatto notare che l'unificazione delle regioni italiane sotto uno stesso regime accentratore aveva avuto per il Mezzogiorno conseguenze disastrose, e che la cecità dei governanti, dimentichi del programma economico cavouriano, aveva incrudito lo stato di cose dal quale originava la annosa e ormai cronica questione meridionale."

  • av Antonio Gramsci
    279,-

    " Una doppia serie di ricerche. Una sull¿Età del Risorgimento e una seconda sulla precedente storia che ha avuto luogo nella penisola italiana, in quanto ha creato elementi culturali che hanno avuto una ripercussione nell¿Età del Risorgimento (ripercussione positiva e negativa) e continuano a operare (sia pure come dati ideologici di propaganda) anche nella vita nazionale italiana cosí come è stata formata dal Risorgimento. Questa seconda serie dovrebbe essere una raccolta di saggi su quelle epoche della storia europea e mondiale che hanno avuto un riflesso nella penisola. Per esempio:1) I diversi significati che ha avuto la parola «Italia» nei diversi tempi, prendendo lo spunto dal noto saggio del prof. Carlo Cipolla (che dovrebbe essere completato e aggiornato)."

  • av Antonio Gramsci
    279 - 347,-

  • av Antonio Gramsci
    279,-

    " La dottrina di Carlo Marx ha dimostrato anche ultimamente la sua fecondità e la sua eterna giovinezza offrendo un contenuto logico al programma dei piú strenui avversari del partito socialista, ai nazionalisti. Corradini saccheggia Marx, dopo averlo vituperato. Trasporta dalla classe alla nazione i principi, le constatazioni, le critiche dello studioso di Treviri; parla di nazioni proletarie in lotta con nazioni capitalistiche, di nazioni giovani che debbono sostituire, per lo sviluppo della storia mondiale, le nazioni decrepite. E trova che questa lotta si esplica nella guerra, si afferma nella conquista dei mercati, nel subordinamento economico e militare di tutte le nazioni a una sola, a quella che attraverso il sacrifizio del suo sangue e del suo benessere immediato, ha dimostrato di essere l'eletta, la degna" Antonio Sebastiano Francesco Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 ¿ Roma, 27 aprile 1937) è stato un politico, filosofo, politologo, giornalista, linguista e critico letterario italiano.Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia, divenendone segretario e leader dal 1924 al 1927. Nel 1926 fu arrestato e incarcerato dal regime fascista. Nel 1934, in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute, ottenne la libertà condizionata e fu ricoverato in clinica a Roma, dove trascorse gli ultimi anni di vita. Considerato uno dei più importanti pensatori del XX secolo, nei suoi scritti, tra i più originali della tradizione filosofica marxista, Gramsci analizzò la struttura culturale e politica della società. Elaborò in particolare il concetto di egemonia, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali alla società, con l'obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso da tutte le classi sociali, soprattutto quelle subalterne.

  • av Antonio Gramsci
    463,-

  • - utdrag fra Fengselsopptegnelsene
    av Antonio Gramsci
    295,-

    Antonio Gramsci (1891-1937) regnes i dag som en av 1900-tallets viktigste politiske tenkere. Han er særlig kjent for tekstene han skrev i perioden 1929 til 1935, da han satt fengslet som opposisjonell til det fascistiske regimet i Italia.I dette utvalget fra Gramscis Fengselsopptegnelser presenteres noen av hans mest sentrale tekster om politisk teori, med særlig vekt på hans forståelse av begrepene stat, politisk samfunn, sivilsamfunn og hegemoni. I disse tekstene kommenterer Gramsci filosofihistorien, de intellektuelles rolle i samfunnet og Machiavellis statsvitenskapelige teorier.Geir Lima har valgt ut og oversatt tekstene, og har også skrevet innledningen til denne utgaven. Helge Hiram Jensen har skrevet etterordet.

  • - utvalgte tekster 1916 - 1926
    av Antonio Gramsci
    295,-

  • - A Critical Edition of Prison Notebook 25
    av Antonio Gramsci
    395 - 1 542,-

    This volume presents the first complete translation of Antonio Gramsci's notes on the concept of subalternity, including the prison notebook devoted to the theme of subaltern social groups. It includes a critical apparatus that clarifies Gramsci's history, culture, and sources and contextualizes these ideas against his earlier writings and letters.

  • av Antonio Gramsci
    368 - 1 427,-

    Hailed by Terry Eagleton in The Guardian as "definitive," this is the only complete and authoritative edition of Antonio Gramsci's deeply personal and vivid prison letters.

  • - Volume 3
    av Antonio Gramsci
    395 - 1 160,-

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