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Uno dei punti forza del Concilio Vaticano II è stato l'affidamento alla Chiesa cattolica dell'impegno ecumenico nonché dell'apertura al dialogo con il mondo a partire da coloro che condividono la stessa fede nel Dio di Abramo. L'autore ripercorre il nascere e l'evoluzione del cammino vissuto dalla sua Diocesi di Apuania, oggi Massa Carrara - Pontremoli, attraverso la lettura delle iniziative, degli eventi e degli incontri. Soprattutto a partire dalla sua esperienza si sofferma sulle persone e sulla progressiva conoscenza e comprensione che attraverso guide spirituali e pastori coinvolge via via le comunità storiche -cristiani metodisti e avventisti, ebrei- accanto a quelle che progressivamente si sono costituite con l'immigrazione -ortodossi e musulmani-. Una storia semplice che tuttavia racchiude la narrazione dell'acquisizione di un metodo ecumenico e dialogico, nonché la comprensione di principi che si consolidano comeimportanti riferimenti per il futuro. La prefazione al testo è dell'incaricato regionale per l'ecumenismo e dialogo della Toscana, Prof.ssa Silvia Nannipieri
L'autore, al termine di un lungo periodo di servizio ecumenico, propone una sua riflessione su una non risolta relazione, all'interno del cattolicesimo, tra chiesa latina e chiese rituali "unite". Partendo dalla scelta di abolire il titolo di "Patriarca d'Occidente" fino al 2006 attribuito al romano Pontefice ripropone, per una comprensione ecumenica, la rilettura di un suo studio sull'evoluzione ecclesiologica del concetto di "Unione" dal Concilio di Firenze al Concilio Vaticano II.
Lo studio propone una breve storia del matrimonio volta ad approfondire l¿evoluzione dei contenuti fondamentali dell¿istituzione matrimoniale -in primis sul tema della separazione dei coniugi- per comprendere se e come questo fosse teorizzato e praticato nella Chiesa cattolica dal medioevo, al Concilio di Trento fino al momento di passaggio nel XIX secolo dovuto a importanti cambiamenti sociali ma, soprattutto, all¿entrata in vigore dei vari codici civili. Con questi si ebbe un fondamentale mutamento da una totale o, quantomeno, predominante, giurisdizione ecclesiastica sulle questioni matrimoniali ad un controllo completo da parte degli Stati sull¿argomento. Questo passaggio coincide con un progressivo abbandono nella Chiesa cattolica della sua prassi che svolgeva un' importante moderazione a tutela delle parti più deboli, in particolare della donna. Conseguentemente con il XX secolo si assiste ad un progressivo distacco tra normativa canonica e prassi pastorale nella quale tale diritto sembra dimenticato, taciuto fin¿anche ostacolato creando alcune tensioni i cui strascichi restano non risolti fino ai nostri giorni. Lo studio ha ricevuto il premio ¿Lunigiana storica" nel 2011.
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