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This collection of letters offers a fascinating glimpse into the intellectual world of Renaissance Italy. Featuring correspondence from some of the era's most important writers and thinkers, including Luigi Alamanni and Benedetto Varchi, this volume sheds light on a wide range of topics, from politics and religion to literature and the arts.This work has been selected by scholars as being culturally important, and is part of the knowledge base of civilization as we know it.This work is in the "public domain in the United States of America, and possibly other nations. Within the United States, you may freely copy and distribute this work, as no entity (individual or corporate) has a copyright on the body of the work.Scholars believe, and we concur, that this work is important enough to be preserved, reproduced, and made generally available to the public. We appreciate your support of the preservation process, and thank you for being an important part of keeping this knowledge alive and relevant.
Che deggia, quando il sol rallunga il giorno, Oprar il buon cultor nei campi suoi; Quel che deggia l¿estate, e quel che poscia Al pomifero autunno, al freddo verno; Come rida il giardin d¿ogni stagione; Quai sieno i miglior dì, quali i più rei; O magnanimo Re, cantare intendo, Se fia voler del Ciel. Voi, dotte Suore, Lontan lasciando d¿Elicone il fonte...
Or mentre questi e quelli in tale stato han l¿uno stuolo e l¿altro ricondotto, già il re Rion securo era arrivato col miser Galealto a Lancilotto; a cui nessun narrar l¿acerbo fato non s¿avea per timor l¿animo indotto; però, qual nuovo inaspettato danno, più doglioso gli apporta e crudo affanno. Il qual sempre restato era, dapoi che ¿l suo diletto amico era partito....
Come i suoi biondi crin la bianca aurora sovra il Gange spiegando annunzia il giorno, il pio rettor dell¿Orcadi vien fuora dell¿albergo vicin con l¿arme intorno e cinto di pensieri ove dimora del re Britanno il padiglione adorno. Entrò soletto, e già il ritruova in piede; ch¿al bisogno comune ivi provvede.
Dell¿oscura stagion la bianca aurora con le rosate man squarciava il velo, quando il gran re Britanno uscito fuora fa di trombe al romor tremare il cielo: ond¿ogni cavaliero all¿istess¿ora, ogni ardito guerrier con chiaro zelo truova l¿arme e ¿l destriero, ogni buon duce all¿ordine primiero i suoi conduce;
Canta, o Musa, lo sdegno e l¿ira ardente di Lancilotto del re Ban figliuolo contra ¿l re Arturo, onde sì amaramente il britannico pianse e ¿l franco stuolo; e tante anime chiare afflitte e spente lasciar le membra in sanguinoso duolo d¿empi uccelli e di can rapina indegna, come piacque a Colui che muove e regna.
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