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Bøker av Mary Blindflowers

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  • - Mary Blindflowers
    av Mary Blindflowers
    263,-

    "La foresta degli insetti melodiosi si trova a sinistra del nulla e a destra dello zero, in un posto che c'è ma non si vede perché sono in pochi a poterne sentire le voci. Ecco, per esempio, che si sente una vocina sottile sottile, la sentite? Io sì, come un suono flautato..."Inizia così una storia surreale che mischia elementi della favola a quelli della critica sociale attraverso le vicende degli insetti parlanti che abitano ai margini di una ipotetica foresta e di un lago che diventa simbolo dell'insignificanza cosmica del protagonista animale e dell'uomo a cui la sua vicenda è inestricabilmente e misteriosamente legata. Libro illustrato a colori.

  • av Mary Blindflowers
    377,-

    La raccolta "Genesys" si divide in due sezioni: "Subnullisti" e "Guerra", per veicolare una critica della società occidentale ormai basata sempre più su fama, nomea e valori edonistici che collocano l'uomo contemporaneo al di sotto del nulla, in una sorta di limbo fatto di illusioni a buon mercato che escludono la libertà di pensiero.La raccolta è sperimentale, non scevra da certa ricerca linguistico-espressiva e da neologismi che, assieme alla forza satirica, ne costituiscono la peculiarità stilistica e contenutistica.

  • - Controcomune buon senso, suoni e ritmi d'arte n. 6
    av Mary Blindflowers
    400

    "Destrutturalismo" è la rivista collegata al blog omonimo curato da Mary Blindflowers e ospitato nel sito "Antiche Curiosità". Questa pubblicazione ha principalmente carattere di approfondimento letterario e si compone di una serie di articoli di autori vari che hanno lo scopo di creare fratture riflessive, dubbi e apprezzamento di ritmi sperimentali nella mente di chi legge.Argomenti: In questo numero critica letteraria destrutturalista, articoli di storia, di filosofia, e una sezione dedicata al collezionismo e alle curiosità storico-artistiche oltre che ai classici della letteratura internazionale e ai libri dimenticati. Non mancano anche contributi letterari come racconti, microstorie, poesie.La rivista ha un taglio critico anti-accademico e non segue nessuno schieramento politico. Hanno partecipato Mary Blindflowers, Mariano Grossi, Paolo Durando, Lucio Pistis & Sandro Asebès, Salvatore Dedola, Giorgio Infantino, Gennaro Annoscia, Fremmy, Guergana Radeva, Giuseppe Ioppolo, Fluò, Roberto Marzano, Marco Fiori.

  • av Mary Blindflowers
    371

    Catalogo delle pubblicazioni di Thinking Man Editore relative all'anno 2022-2023. Il catalogo è interamente a colori e contiene oltre alla descrizione e sinossi dei volumi editi, anche un breve stralcio degli stessi. Collezionabile.

  • av Mary Blindflowers
    294,-

    Pianeti conficcati nell'orecchio di un nonno previdente; un nobile ratto che combatte sul treno coi lanzichenecchi, munito d'una reticella di fiori di cactus prelevati appositamente per lui dal cratere di una delle lune di Giove; un extraterrestre che gira di notte per una città deserta alla scoperta di esseri umani interessanti a cui rubare la vita e altro; un uomo che prevede il futuro dopo una visione a tavola coi parenti; una signora che ha curiosissimi effetti collaterali dopo un trattamento psichiatrico; animali parlanti che alimentano una vivace satira sul mondo contemporaneo; una sacra pietra che risponde alle preghiere dei fedeli; una strega alle prese con delatori e inquisitori; professori asinini scoperti con le mani nel sacco; medici sordi; orologiai filosofi, e tanti altri personaggi popolano l'universo delirante e allucinato di Doppio Zero. Sono 23 storie surreali che raccontano la società attuale, racconti brevi e allucinati di antieroi che vivono sensazioni oniriche in un universo di deliranti paradossi che nascondono favole vere.

  • av Mary Blindflowers
    270,-

    Pinocchio è la favola più letta, più tradotta e più commentata di tutti i tempi. Le varie "letture" infatti, catto-teologica, psicanalitica sia junghiana che freudiana, omosessuale, massonico-esoterica, buonista-crociana, mazziniana-patriottica, sociologica, psicologica, steineriana-cristocentrico-antroposofica, etc., a volte sono state parzialmente o totalmente falsate dall'appartenenza degli interpreti ad un preciso sistema di idee preconcette in cui ciascun mondo esclude aprioristicamente l'altro, come se una favola non possa essere plurisemantica e sfaccettata.Si propone in questo libro un'interpretazione trasversale della fiaba di Collodi, un'analisi che superi le appartenenze e le includa contemporaneamente, perché leggere oltre il senso secondo un principio di libertà e raziocinio, a volte ha più senso di quanto si possa immaginare.In Pinocchio convivono due anime, una satanica, l'altra cristologica, due anime che nel finale pseudo-edificante di matrice bilocatoria e sdoppiata, riescono ad incastrarsi definitivamente con tecnica simbolico-camuffata, trasportando il lettore in un mondo altro, attraverso un itinerario esoterico dai plurimi significati.

  • av Mary Blindflowers
    357,-

    Memorie straordinarie di un libro vivente è la storia di esseri fisicamente e psicologicamente incredibili che si incontrano per costituire il "Club degli uomini straordinari" e viaggiano in ultramondi simbolici che sono il contraltare della loro personalità. I personaggi sono "scartavetrati" impietosamente dall'occhio di un demone e dalla pelle di un alter ego inquietante e si riassorbono poi in un'unica sofferenza interiore, in una frattura riflessiva di spessore universale. Una favola per adulti molto surreale e introspettiva, la cui filosofia di fondo è incentrata sul movimento generoso della morte che, sostanzialmente cieca e ingiusta, crea un vuoto cosmico in cui il protagonista potrà scegliere se vivere o morire. Il finale chiarirà la scelta.

  • av Mary Blindflowers
    371

    I tarocchi, in questa raccolta poetica di Paolo Durando, illustrata da Mary Blindflowers, diventano occasione per viaggi interstellari molto "umani" in cui mentre si viaggia si pensa e si vedono situazioni, coazioni a ripetere, saggi e matti che giocano a nascondino dentro un mondo depauperato, sciolto in decomposizioni e ricomposizioni in cui prevale l'egoismo di bocche fameliche, concentrate su particolari interessi dove fremono gli zombie e i parassiti di ogni sorta, ad invadere il futuribile, il possibile, occupando spazi non di competenza, calando grevi sul sogno e sulla fantasia interrotta dalla realtà dei fatti. Questi tarocchi sono dunque oniricamente e surrealmente destrutturalisti, semplicemente perché mostrano porzioni di sogno conficcato nel reale così come le frittate cosmogoniche in cui dalla padella si viaggia verso la supernova del sé e dell'altrui...

  • av Mary Blindflowers
    454,-

    La superfetazione d'ego nei poeti arrivati del tutto alieni agli strampalati voli dei folli. Questi, con le scarpe inzuppate di pezzi di carne di luna, cercano una fortuna che non arriva mai. Ecco una raccolta per spiriti ostracizzati, dimenticati e soffocati dal rumore dei super poeti accademicomici, in zuppa politica, le cui antenne sfrigolano e imperano.E lo spirito un po' carogna di chi scrive non può evitare di destarsi dall'oscurità e gridare e ridere, perché soltanto nell'irriverenza del riso e del canto, ci può essere salvezza per la poesia. Amen e così sia! La raccolta si divide in tre sezioni: Metilaranci, Spoesia e Sbrizziando. Una disamina satirico-poetica del nostro tempo. Il metilarancio, altrimenti detto eliantina, è il nome comune di un composto chimico aromatico di sintesi, dalle proprietà coloranti. Le poesie di questo libro indagano i meccanismi sintetici attraverso i quali il nome diventa poeta. La poesia come l'arte sono concetti opinabili, opinabilissimi, tutto può essere poesia, specie se si proviene dall'alta borghesia, è lo status sociale infatti, oggi più che mai, unito a tessere ed agganci, oppure ai quattrini, tanti quattrini, la misura dell'arte, quel quid che fa notare al mondo l'esistenza di un poeta, di un artista, la sua stessa categorizzazione nell'elenco ufficiale delle menti profonde. Metilaranci, dunque, metilaranci a non finire, coloranti di sintesi che fanno apparire come arte pura tutte le produzioni dei figli dell'upper class: Eravate tutti upper class, mute comparse della borghesia, scia sbavata, abasia da ciuccofuturo, profeti dell'aerofagia, poesia dismessa, vista già, strass...

  • av Mary Blindflowers
    358,-

    Il diavolo freddo è l'analisi destrutturalista e sperimentale di un documento inquisitoriale scomposto nella sua natura simbolico-delirante. La ricerca di realtà universali e metafisiche oltre l'id quod est di boeziana memoria, è tesa a stanare quell'esse, quel principio, quel farsi che consente di capire gli ingranaggi della macchina uomo al di là delle storie particolari di streghe, sabba e riti magici che popolano le pagine.Dalla Grande Madre al divorante femminile, dal numero al suono come potenze attive, dalle dinamiche psico-patologiche del mondo inquisitoriale allo scandalo di Lilith, fino alla generazione diabolica tra miti, riti, veleni, prodigi, marginalia, fenomeni spettacolari e curiosità, l'autore propone un viaggio in una dimensione storica allucinata e incredibile.Scrive Paolo Durando nella prefazione: "Questo saggio costituisce un viaggio attraverso i simboli che edificano la nostra cultura, che a volte si perdono nella notte dei tempi, altre volte sono più recenti, ma mettono comunque in campo ciò che noi siamo, l'essere umano e le sue capacità, spesso distruttive, di attingere e rimescolare miti, energie, pulsioni, aspirazioni".

  • av Mary Blindflowers
    294,-

    Yod percorre un viaggio in tre atti tra passato, presente e futuro, nell'eterno ciclo della vita. Si annoia mortalmente, cerca la morte per poi scoprire di voler vivere ancora. Cerca se stesso: nel cuore arido e stretto dei parenti; nell'antro circolare di Paracelso, tra pozioni e metafore di colorati filtri; nel ventre caldo di un Leviatano, favoloso simbolo prenatale.La massa ovoidale della balena è simbolicamente come due archi di cerchio che si congiungono: il cielo e la terra.Un'antica leggenda degli Inuit racconta della dea del mare Sedna, bella fanciulla che respinse tutti i pretendenti proposti dal padre e sposò un uccello. Il padre indignato, uccise lo sposo e buttò la figlia nell'oceano. Sedna si aggrappò con tutte le sue forze all'umiak. Per costringerla a lasciare la presa le vennero mozzate le falangi. Dalle dita tagliate nacquero le varie creature marine, tra cui la balena. Dentro il suo mitico, caotico ventre, in una sorta di "regressus ad uterum" che assume valore universale, tra il male originario degli uomini ed i loro eterni, ciclici errori, Yod, disperatamente aggrappato con le dita all'umiak della coscienza umana, cerca la luce dell'altro suo sé per esserci ancora nel mondo. Il libro contiene Lettera a Mary di Alfonso Postiglione.Prefazione di Angelo Giubileo. Numero 2 della collana Kurteno.

  • av Mary Blindflowers
    249,-

    Poesia oltrereale Cristo era femmina è poesia sperimentale "oltrereale" e destrutturalista. Implicito nel titolo il tentativo di superare le barriere convenzionali della realtà, attraverso la graffiatura della stessa, con demolizione della superficie, con svilimento del comune buon senso, lungo i binari della coscienza imperfetta.Si tratta di un viaggio in una visionarietà razionale, in una follia lucida, intrisa di realtà simboliche. I protagonisti di questi brevi versi, fanno un salto verso "l'oltrerealtà" con lo sguardo consapevole di chi vuole chiamare in causa se stesso e i propri fantasmi. Così la "materia del sé", l'alter ego ribelle in forme eidetiche o ectoplasmatiche, umbratili e oniricamente vive, permea il ritmo e il senso. Sogni incostanti, cinismi, crudeltà, contraddizioni che sperano di condurre alla riflessione.Gli elementi naturali cambiano colore e assorbono forze e caratteri umani. Lo scopo è creare un ritmo velato di ironia e meta-pensieri ad incastro secondo la logica stringente dell'osservazione. Il fatto quotidiano, infatti, è l'elemento da cui parte il motore delle storie, trampolino di lancio verso realtà cosmiche da basi depauperate. L'incrocio sistematico tra sensibile crudo ed auspicabile oltre, scalda il lettore al fuoco del dubbio con evidenti tendenze destrutturative dell'ordinarietà spesso più assurda dell'assurdo.L'autrice stessa si pone nella situazione di chi apprende anziché insegnare, di chi ha perplessità, anziché certezze. E se un solo lettore farà circolare nella sua testa un angolo verde di dubbio, lo scopo sarà stato raggiunto. Poesia anti-poesia, dunque, nella prospettiva di un rovesciamento del comune buon senso, quello che pensa che il nulla sia inesistente e che l'essere sia soltanto ciò a cui la sua mente ristretta ha dato l'etichetta di essere. Un'ontologia discussa, una prospettiva tesa alla riflessione sull'illogicità della logica. Un testo che alla banale e erroneamente scontata domanda: logico, no? Risponde con una negazione netta e decisa perché è nell'illogico che si annida la radice di ogni pensiero creativo.

  • av Mary Blindflowers
    238

    "Cronache di Dailorg", a dispetto del titolo, non è un fantasy. Si tratta infatti di una favola metafisica e visionaria, di un romanzo filosofico che sfugge, e volutamente, alle definizioni di un preciso genere letterario. Attraverso la rappresentazione di un mondo sotterraneo e parallelo a quello umano, le vicissitudini dei suoi abitanti, la loro lotta per la libertà, l'autore mostra al lettore i problemi del presente e del passato espressi in forma simbolica con le teorie della Terra cava e il mito di Agharti."Cronache di Dailorg" è la storia metaforiconirica di un mondo minacciato, un universo parallelo dove regna la rara anarchia delle Madri, principio originario di Mu, la Terra di Sotto la cui sopravvivenza è garantita dalla sua Stella Nera, appunto, Luce, la creatura nata col segno dopo 606 anni, secondo quanto stabilito dalla profezia. Qualcosa però accade: chi è lo stregone, da dove viene e perché vuole distruggere la libertà muana? A Mu la bilancia del bene e del male sta in un perfetto equilibrio. Lo stregone vuol caricare anime scure sul piatto del bene, contaminandolo e facendo salire in alto il piatto del male... Siamo di fronte a un loop onirico simbolico, una sintetica metafora del bianco e del nero. Un romanzo allucinato che ha lo scopo di trasportare il lettore lungo i sentieri del dubbio, attraverso una trama in cui il capo corrisponde alla coda in un circolare ritorno, in un processo identificativo in cui perfino il tempo si personalizza, fermandosi su uno scranno ad osservare gli eventi. La polpa di quest'immagine tonda è data da plurimi polisentimantici universi contenuti uno dentro l'altro che poi pervengono a risultati speculari. Il protagonista è l'anarchia, elemento principe della narrazione su cui s'innestano i vari personaggi come spilli su un cuscino. La trama è misticanza di surreale e realtà del passato e del presente. Prefazione di Claudio Piras MorenoNota critica di Mariano GrossiPostfazione di Paolo Durando Tutti i disegni e la copertina sono dell'autore. Versione in bianco e nero.

  • av Mary Blindflowers
    113

    I gelsi neri è la commedia dello scontro tra Smail e il Professor Ragguazzo. Il primo, "nessuno con la minuscola", ha l'irriverente follia da maschera di burattini, controcorrente, controdogmatico e anti-sistema. Il secondo "Signor Qualcuno con la maiuscola", è il profeta di ogni certezza accademica, del so tutto io, perfettamente inquadrato nel suo ruolo sociale e umano. E lo scontro si sostanzia con la metafora degli aristocratici gelsi neri e delle more plebee, in una dinamica oppositiva che porterà Ragguazzo a estrinsecare la sua natura servile che teme la libertà "non si può pensare di essere liberi senza farsi male! E' assolutamente utopistico e solipsistico e terribile, sì terribile perché senza dei, dittatori, cerchi, circoli e cerchietti, senza punto, due punti e punto e virgola, si è soli! Soli! Abbandonati all'essere nessuno, lasciati all'anonimato. Voglio esser dentro per poter fare centro, io sono Qualcuno con la Q maiuscola, non posso rinunciare. Che mai ci faccio della tua libertà? Senza fili dove vuoi che vada? Potrei essere sbattuto qua e là da ogni vento avverso, io non sono diverso, sono etichettato, omologato, schierato, politicizzato, addestrato..." Eppure Smail lo condurrà in un viaggio in cui il bianco sarà nero e tutto sembrerà mutato... Il dubbio si impadronirà delle coscienze e niente potrà essere più come prima..

  • av Mary Blindflowers
    244,-

    L'elefante è metafora della memoria, va protetto. E la bottiglia che idealmente lo contiene, il tempo, dovrebbe essere trasparente per mostrare a tutti il suo contenuto, affinché chi legge possa capire la pericolosità storica dell'oblio.Ovviamente l'elefante in bottiglia rimarrà per l'umanità una meravigliosa utopia, un sogno filosofico, perché la storia la scrivono i vincitori e il vetro della bottiglia è spesso appannato dall'alito dei potenti.Destrutturando il senso di noia del comune buon senso, ecco tre racconti, tre "favole" surreali.L'elefante sorride perfino.Eccovi la storia della Repubblica dei fiori che si comportano esattamente come gli uomini, e di questi possiedono difetti e virtù, immersi come sono in una trama surreale e multifloreale (ossia multirazziale) in cui non mancano dittatori che si oppongono ai difensori della libertà e magica nascita di una particolare Idea, in cui le prospettive si rovesceranno e tutto cambierà. Troverete anche una favola ecologica proiettata in un futuro prossimo distopico e onirico e per finire un giallo onirico che sfugge alle regole classiche del giallo per creare una trama carica di riferimenti simbolici. La penna dell'autrice, in ogni pagina de "L'elefante in bottiglia" è come un impietoso riflettore puntato sull'essere umano. Il fascio di luce lo attraversa, lo circonda, lo ingloba e rivela come, se opportunamente "coltivato", esso si trasformi in un automa decerebrato.Il tanto decantato "homo sapiens" ben coperto e allineato, inquadrato come un soldatino di piombo non si è nemmeno accordo di essere regredito nella scala dell'evoluzione tanto da autocondannarsi a una grigia esistenza, governata da un caos insensato e annientatore solo per assecondare uno smodato egoismo. Ha voglia di sbandierare ad ogni piè sospinto la sua discutibile superiorità su qualsiasi altra forma vivente quando, troppo spesso, si dimentica di avere un cervello e, di conseguenza, la razionalità che dal suo buon uso scaturisce. Biasimevole, ottusa e intenzionale rinuncia a una qualità innata che, se ben utilizzata, porterebbe a migliorare il singolo, la collettività e il mondo che ci circonda.In fondo, Mary Blindflowers con questo libro non ha messo solo l'elefante in bottiglia ma l'intera società e il vetro trasparente di cui è composta rimanda, con amara spietatezza, il suo dirigersi a grandi falcate verso il capolinea. (Cinzia Baldini). Prefazione di Cinzia BaldiniNota critica di Angelo Giubileo.

  • av Mary Blindflowers
    291,-

    Beyond-real cutting Poetry Christ was a female is beyond-real cutting poetry. It is implicit in its title the attempt of overcrossing reality's conventional barriers throughout itself's scratching, by surface's demolition, common sense's debasement, along imperfect conscience's rails.It is about a voyage into a rational dreaminess, into a manic lucidity, symbolic reality-soaked. These short verses' characters take a leap towards meta-reality with the conscious stare of those who want to call upon themselves and their own ghosts. So the "matter of self". The rebel alter ego in eidetic or ectoplastic shapes, reclusive and dreamily alive, permeates the rhythm and the sense. Inconstant dreams, cynicisms, cruelties, contradictions hoping to lead to reflection. Translator Mariano Grossi.

  • av Mary Blindflowers
    337,-

    Donna Marimi da Parma, soprannominata dal popolo Suor Caghetta, della potente dinastia sacerdotale dei Tirrini imparentati coi Lisciapacche a loro volta parenti dei Lisciasedie e dei Facciaguano della schiatta dei Ladrincasa, grandi e potenti signori legati al sovrano di Gnalobo, Sua Maestà Sbrizzio, un giorno con l'aiuto del sovrano, decide di rubare "I ciliegi nei collegi", libro del povero poeta squattrinato Elliot. La favola così prende vita, la satira del potere baronale è servita... Note critiche in postfazione di Andreas Finottis, Mariano Grossi, Paolo Durando. Libro illustrato a colori.

  • av Mary Blindflowers
    294,-

    Microstorie di uomini e animali, frammenti di vita reale non incapsulata nel luogo comune che diventa surrealtà espressiva e narrativa. Il libro si divide in due parti. La prima parte consiste in brevissimi racconti a più piani di lettura che descrivono bene il meccanismo perverso delle democrazie occidentali. La seconda parte invece si concentra sui microdialoghi, ossia conversazioni lampo di stampo satirico che introducono personaggi bizzarri e fuori dalle righe, impegolati in situazioni spesso assurde e contraddittorie in cui riescono perfino a smentire se stessi.

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