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Vivere relazioni profonde, coltivando piani simbolici, è un modo per avvicinarsi all'anima, di natura collettiva, di cui ognuno di noi fa parte. Il simbolo implica la relazione con l'altro, senza la quale esso perde le sue caratteristiche peculiari. Resta materiale senza significanza. Quando il simbolo è condiviso, invece, la sua funzione creativa attiva energie, frutto della sinergia con l'altro, che si trasformano in motivazione ad agire in una direzione comune. Testo derivante dalla sperimentazione analitica a cui l'autore si è dedicato per validare il proprio approccio teorico.
La verità non si può mai dire tutta, ma non si evita mai di dirne almeno un po'. La verità ha effetti, cioè è causa. Si deduce la verità dai suoi effetti. Mistificare gli effetti, equivale a non dire la verità, ma non se ne potrà mai eliminare le effettive conseguenze.
Oreste e Marco si incontrano durante un corso di scrittura (credono ancora di poter imparare, alla loro età...). Un fugace scambio di mail, l'amicizia tra i due si fa più solida. Oreste e Marco si scoprono abili scrittori: sanno far passare le loro emozioni, le esperienze e i desideri attraverso un calibrato uso delle parole e così, compiaciuti di quel carteggio, decidono di renderlo parzialmente pubblico. Il gioco è astuto: le ragazze di cui parlano vengono sapientemente coinvolte nella lettura del file, il marchettino, e il renderle partecipi dei loro apprezzamenti sinceri, perché rubati a una corrispondenza "privata", le predispone favorevolmente nei loro confronti. [dalla Presentazione di Maya D.]
Ciascuno di noi, in quanto venuto al mondo, è ospite della dimensione umana. Offrire ospitalità risponde alla vocazione profonda dell'uomo che diventa se stesso, realizza la propria umanità, accogliendo l'umanità dell'altro. L'irriducibile diversità delle persone, di diverse etnie e culture, che scelgono di vivere con altri per un semplice accadere di eventi, fa sì che l'ospitalità diventi un crocevia di cammini e arricchisca l'esperienza umana dei partecipanti all'opera relazionale.
Carteggio tra figlia e madre biologica. Dove sfumano i sentimenti nell'epoca della riproduzione assistita, e altro...
Opera relazionale collettiva con momenti performativi in delicato equilibrio tra convenzione e innovazione. I protagonisti, con ruoli diversi, intraprendono un percorso partecipando a un rito sociale collettivo - strettamente organizzato proceduralmente, con alto contenuto simbolico e profonde radici nella tradizione - reinterpretandolo su di un modello più adatto alla loro sensibilità. La mancata condivisione sociale dell'evento deriva dal desiderio esso resti percepito in termini personali dai protagonisti, ovvero non influenzato da definizioni sociali, mantenendone vivo il carattere intimo.
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