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Questo lavoro presentato per il conseguimento del master in Mediazione familiare all¿Università Cattolica di Milano descrive la mediazione familiare a livello teorico secondo l¿approccio relazionale simbolico elaborato dal Centro Studi e Ricerche sulla famiglia e nell¿applicazione pratica con l¿esposizione di due casi di mediazione familiare seguiti al Servizio del comune di Palermo. In tale prospettiva la mediazione è un processo relazionale che vede protagonisti i due ex coniugi, alla pari, in un delicato lavoro di negoziazione e raggiungimento di accordi buoni per i figli e per se stessi. Mediare significa non dimenticare di essere genitori responsabili e riuscire a mettere da parte il dolore personale per la fine del progetto di vita comune per riuscire a portare in salvo il legame genitoriale. La mediazione diventa un servizio utile quando la coppia con l¿aiuto del mediatore, terzo imparziale, decide di lavorare per il bene dei figli e comprende che sebbene ci si separi dal coniuge, mai ci si potrà separare dai figli. Scopo della mediazione a livello simbolico è dunque proteggere il legame genitoriale e portare in salvo quanto di buono è stato costruito nel tempo.
Assai più potente di ogni filosofia, la metafisica orientale, utilizzata come ontologia, si trasforma in uno strumento interpretativo dell¿Occidente moderno molto più ampio ed efficace. A partire dalla dottrina dei cicli cosmici si giunge a una nuova interpretazione del tempo e dello spazio, fino a comprendere il determinismo insito negli avvenimenti di ogni epoca. Ne deriva una lettura del mondo moderno quanto mai contrassegnata dalla perdita degli elementi qualitativi (essenza, sintesi, unità, interiorità, stabilità, silenzio, beatitudine, eternità) a favore di un marcato aumento dei fattori quantitativi, nonché degli effetti della conseguente manifestazione della ¿legge della materiä (sostanza, molteplicità, divisione, antagonismo, uniformità, esteriorità, mutamento, accelerazione, solidificazione, instabi-lità, disordine, confusione).
Lo studio svolto nel Parco Nazionale dell¿Aspromonte , è stato condotto partendo da un¿analisi dei comuni ricadenti nel Parco, valutando la presenza di strutture ricettive ed attività agrituristiche e la possibilità di crearne delle nuove. E¿stata condotta un¿analisi sui Sentieri e Percorsi interni al Parco, con il desiderio di far conoscere monumenti naturali e paesaggistici, con un turismo rurale, rispettoso dell¿ambiente naturale. Dai Sentieri ed i Percorsi, si è passato poi a valutare i Centri Storici dei comuni del Parco tenendo conto, del patrimonio culturale come fattore di sviluppo turistico e la creazione di nuove attività. Il patrimonio culturale caratterizza fortemente l¿identità di un territorio per essere la testimonianza tangibile dei valori storici estetici ed economici di una collettività. Esso può divenire un supporto per lo sviluppo economico considerando in primo luogo la potenzialità dell¿offerta e della fruibilità turistica.
Demodicosi è una malattia degli animali d¿affezione, definita come una malattia infiammatoria parassitaria dovuta ad una proliferazione incontrollata dell¿acaro commensale della pelle di genere Demodex.Scabbia è una malattia dermatologica parassitaria molto contagiosa provocata dell'acaro Sarcoptes scabiei var. canis. Caratterizzata da un prurito intenso a rapida insorgenzaIl ciclo biologico degli acari e molto simile, passa 4 stadi :uova, larva, ninfa, adulto (D. 3-4 sett. S. ~2 sett). Il demodex adulto ha una forma di sigaro a 8 zampe di circa 300 micron, risiede nei follicoli pilifero e gh.sebacee, L'intero ciclo del sarcoptes avviene nel epidermide dove le f gravide scavano le gallerie per deporre le uova. Adulti sarcoptes (200-400 micron) di forma ovale, bianchi, due paia di zampe corte anteriormente con ventose terminali e due posteriore che non oltrepassno il profilo del corpo.
La presenza dei farmaci all¿interno dell¿ambiente, costituisce una problematica di notevole interesse a causa degli effetti tossici che possono causare. Le principali fonti di contaminazione sono rappresentate dagli scarichi domestici, urbani, ospedalieri, industriali e dagli effluenti degli impianti di depurazione, di acquacoltura e di allevamenti zootecnici intensivi.I principali metodi d¿analisi in matrici ambientali sono basati su metodiche d¿estrazione classiche con successive analisi cromatografiche accoppiate alla spettrometria di massa. La continua ricerca di metodologie alternative più rapide ed economiche, in armonia con i principi della Green Chemestry, sta portando all¿introduzione di metodi innovativi per il trattamento e l¿analisi dei campioni.Il presente lavoro ha come scopo la messa a punto di un metodo analitico per la determinazione di farmaci anti infiammatori non steroidei (FANS) ed alcuni metaboliti nei fanghi biologici.Il metodo basato sull¿estrazione QuEChERS e l¿analisi online SPE-LC-MS/MS consente minima manipolazione del campione, facilità d¿uso, economicità, automazione del sistema e pertanto elevato throught-put analitico.
Nell¿attuale fase, l¿Information Technology ha il compito di costituire uno strumento di supporto indispensabile per coordinare e collegare l¿azione di diversi soggetti aziendali. Il sistema informativo deve essere visto come quel complesso di elementi in grado di fornire le informazioni necessarie alle persone che lavorano a tutti i livelli dell¿organizzazione. I sistemi ERP costituiscono la più evoluta soluzione per far fronte ai crescenti problemi di integrazione. Dal punto di vista tecnologico un ERP si caratterizza per la presenza di un database comune e da diverse applicazioni, ognuna delle quali è preposta alla gestione di uno specifico processo. Nel panorama nazionale delle PMI, la relazione tra azienda ed impiego di tecnologia si presenta decisamente complessa: i sistemi informativi, in queste realtà, sono spesso cresciuti in modo disarticolato e poco organico. Una volta confermato il bisogno di rinnovamento del sistema informativo occorre affrontare l¿aspetto pratico di implementazione del nuovo sistema ERP.
Obiettivo del lavoro è quello di approfondire la ricerca sulla variabilità spazio temporale dell¿albedo in ghiacciaio e confrontare i risultati di una campagna di rilievi condotta nelle estati del 2007 e del 2008 sui ghiacciai del bacino della Val de La Mare (Pejo,TN) con le indicazioni riportate nella letteratura specifica. L¿attenzione è stata posta sull¿albedo delle superfici nivo-glaciali, sui fattori da cui dipende la sua variabilità spazio-temporale e sulla sua importanza nel regolare gli scambi di energia e di massa che avvengono in ghiacciaio. La parte sperimentale descrive i rilievi condotti sul ghiacciaio de La Mare e su quello del Careser e le modalità con cui sono state eseguite le elaborazioni statistiche delle misure raccolte. Oltre a descrivere il set di dati ottenuto con la campagna di misure, e a confrontarne gli esiti con analoghe osservazioni riportate in letteratura, si è cercato di impostare una tecnica che consentisse di classificare i rilievi di albedo basandosi su caratteristiche fisiche facilmente ricavabili da semplici fotografie del substrato, come la copertura detritica e la presenza di acqua di fusione in superficie.
Sebbene sia stato ripetutamente confermato che le difficoltà di sviluppo a cui può andare incontro un bambino prematuro abbiano un¿origine multi-causale e derivino in buona parte dall¿ immaturità della dotazione biologica che lo caratterizza, questa ricerca nasce dalla volontà di verificare l¿ipotesi che anche le caratteristiche del linguaggio materno diretto al bambino possano assumere un ruolo rilevante nello sviluppo linguistico successivo di quest¿ultimo. In questo lavoro si è scelto di approfondire lo studio delle caratteristiche qualitative del Child Directed Speech materno rivolto al bambino durante il periodo prelinguistico ed in particolare, delle caratteristiche prosodiche del linguaggio materno. Queste ultime rappresentano, infatti, una delle componenti del linguaggio rivolto ai bambini che risultano più accentuate, ma che, allo stesso tempo, sono ad oggi meno indagate.
Il lavoro svolto tratta, in primo luogo, un'analisi della letteratura scientifica sul concetto di fragilità e sugli indicatori che permettono di valutarla. In seguito è riportata un¿analisi dei processi assistenziali domiciliari per soggetti fragili realizzati tramite telemedicina, attivi in quattro differenti ASL italiane. Grazie a questa analisi è stato possibile realizzare un diagramma generale che potrà essere sfruttato come modello di servizio per l'assistenza sanitaria integrata.
In acqua l¿individuo vive un¿esperienza globale che coinvolge la sfera sensoriale, psicologica, intellettiva e motoria. Ciò è dovuto al fatto che in acqua egli scopre una modalità sensoriale e una motricità diverse da quelle a cui è abituato sulla terra: una situazione avvolgente che favorisce l¿ascolto e la percezione del proprio corpo, la facilitazione motoria e la capacità di rilassamento. In particolare, nella fascia d¿età 0-3 anni l¿esperienza corporea è la principale e privilegiata fonte di contatto e comunicazione con il mondo circostante. Quando è presente una patologia, in particolare una patologia sindromica che, per definizione, compromette più aree funzionali, il normale processo di sviluppo psico-motorio risulta inadeguato, alterato o ritardato. Il terapista della neuropsicomotricità dell¿età evolutiva , abilitato a intervenire sulla globalità del bambino, promuove l¿interazione bambino-ambiente favorendo l¿emergere di comportamenti adattivi di ordine motorio, esplorativo, conoscitivo e comunicativo evocando o proponendo compiti specifici in relazione al disordine in un contesto adeguato alle caratteristiche individuali e famigliari del bambino.
In questo libro, frutto di un lavoro per la stesura di un progetto sperimentale, verranno illustrati i risultati di uno studio dettagliato della composizione lipidica delle membrane cellulari di Paracoccus denitrificans, effettuato mediante la combinazione di tecniche di cromatografia su strato sottile e di spettrometria di massa MALDI-TOF. L¿interesse scientifico per il batterio Gram-negativo Paracoccus deriva dalla sua elevata analogia verso un organello cellulare eucariotico.
In un mondo globalizzato è facile assistere a fughe più o meno lecite di denaro verso Stati a più vantaggiosa fiscalità. Questi Paesi vengono appunto definiti ¿paradisi fiscali¿ perché, garantiscono l¿occultamento di base imponibile che si realizza attraverso operazioni complesse tenute nascoste dall¿anonimato e dal segreto bancario. È chiaro che questo è un problema a livello mondiale che non può essere risolto singolarmente dai vari Paesi, ma è necessario uno sforzo congiunto che garantisca da un lato la cooperazione fiscale, la quale può essere raggiunta solo se c¿è un adeguato scambio di informazioni tra le varie Amministrazioni, e dall¿altro un sistema ben organizzato di norme, attraverso le quali organizzazioni sovranazionali possano imporre obblighi di trasparenza e collaborazione ai vari Stati nazionali.
L¿istituto dell¿applicazione della pena su richiesta delle parti, non è una novità assoluta della nuova codificazione. Enunciata dalla L.689/1981, che ha introdotto un istituto largamente similare. Correntemente definito patteggiamento, per sottolineare la forte componente negoziale, l'istituto si risolve in una volontaria sottomissione dell¿imputato alla sanzione penale basata su una sorta di transazione o di una composizione tra le parti sull¿applicazione della pena ovvero tra l¿imputato e il pubblico ministero. A seguito della disamina avente ad oggetto il profilo definitorio dell¿istituto de quo, la semplificazione (che differenzia rispetto al rito ordinario) consiste nell¿eliminazione dell¿assunzione orale delle prove in dibattimento e nell¿utilizzare i verbali degli atti di indagine ai fini della decisione. L¿adozione di questo procedimento comporta un incentivo per l¿imputato che si accorda con il pubblico ministero:la diminuzione fino ad un terzo della pena. Questa macroindagine è volta a fornire un quadro d¿insieme sull¿istituto de quo, accanto ad una microindagine diretta, a seguire, nella fluidità dei dati giurisprudenziali,le questioni che gravitano attorno.
Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare l¿impatto psicologico delle donne che hanno subito un aborto spontaneo o che si sono sottoposte ad interruzione volontaria di gravidanza (IVG), cercando di individuare le caratteristiche delle donne a rischio di evoluzione in problematiche di tipo psicologico. Secondariamente si è voluta investigare la percezione del personale del reparto della Clinica di Ginecologia in merito alla propria capacità di relazionarsi a queste donne.
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