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Ci sono dei viaggi che segnano l¿anima. Ci cambiano profondamente, anche se ne dimentichiamo lentamente certi dettagli. Questo libro è il racconto di uno di questi viaggi, una marcia carovaniera, senza tenda, in una regione poco conosciuta del Sahara: l¿altopiano dell¿Ennedi, che si stende a nord-est del Ciad, iscritto da 2016 nel patrimonio mondiale dell¿Unesco. Scoprirete l¿anima viva del deserto, popolato da cammelli, tribù nomadi, rocce multicolori dalle forme bizzarre, boschi di acacie e guelte, acque cristalline e sorgenti nascoste. Il diario di Nicole Guillon, intimo ed emozionale, si srotola come una tela, in cui le pennellate dell¿autrice toccano l¿anima del lettore in un mondo avvolto di colori.
Ci saranno sempre dei barbari e delle canaglie che fomenteranno l¿intolleranza. Siamo stati contagiati a tal punto da tale furia che sono scorsi fiumi di sangue e ci siamo sterminati per dei paragrafi. Voltaire Quanto sono attuali queste parole? Immensamente. Il virus dell¿intolleranza, che sembrava estirpato, è tornato a infettare le menti delle persone e ad armare le comunità le une contro le altre. Le conquiste della ragione non sono mai definitive e irreversibili. Devono essere coltivate. È questo il motivo per cui la collana ¿meme¿ vi propone con tre piccoli grandi classici fondativi della cultura della tolleranza: il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Saggio sulla tolleranza (1687) e la Lettera sulla tolleranza di John Locke. Tre saggi vi introdurranno alla lettura di questi classici del pensiero illuminista e liberale. Una lettura terapeutica contro un virus che rischia di diventare una vera e propria pandemia che va ad aggiungersi a quella che già ci ha flagellato.
¿Vorrei cercare di aiutare il lettore ad accostarsi a quello che si definisce un `classicö senza altro timore reverenziale, se non quello che dovrebbe essere sempre presente in chi si avvicina a un libro, con il desiderio di conoscerlo davvero.¿ Con queste parole Giorgio De Rienzo introduce la sua analisi di alcuni dei grandi classici della letteratura italiana, dalla Divina Commedia al Decameron, da I Promessi Sposi a Le avventure di Pinocchio. La sua Guida ci insegna come smontare e rimontare un testo per analizzarlo in profondità, attraverso una metodologia che non solo ci aiuta nello studio dei mostri sacri della letteratura, ma ci fa riflettere sul vero significato della lettura stessa. ¿La lettura di un libro si può legittimamente assimilare a una storia d¿amore perché il leggere, se è riflessivo, comporta un incontro e un¿intensa frequentazione¿, scrive l¿autore. ¿E una storia d¿amore è sempre, o meglio dovrebbe essere sempre, di per sé, un¿avventura della conoscenza.¿
La Cina è un paese chiave nel mondo di oggi. Molti ne parlano, ma spesso non colgono i motivi profondi del suo successo. Esso dipende dalla sua storia millenaria, che ha forgiato l¿anima e il carattere dei suoi abitanti. I cinesi sono laboriosi, concreti, intelligenti, mirano a fare le cose bene, ma soprattutto in fretta. Devono recuperare il tempo perso nel regime maoista, durante il quale ci si era illusi di creare un uomo nuovo e una società nuova. Quella esperienza, pur così dura e traumatica, ha però insegnato loro a lavorare insieme per uno scopo comune. L¿individuo conta ma solo se contribuisce a realizzare gli obiettivi dell¿intera società. La dirigenza politica, a partire da Deng Xiao Ping, ha inventato una politica nuova e incredibile, riuscendo a coniugare sinergicamente due opposti, il comunismo e il capitalismo. Sarebbe interessante ascoltare il giudizio di Karl Marx su questa invenzione che contraddice i termini della sua ipotesi politica: il successo del capitalismo scaverà la fossa su cui crescerà il comunismo.
In Cina, il fuoco assopito dell'odio fomentato contro gli inglesi durante la guerra dell'oppio è esploso in una fiamma di animosità che nessuna offerta di pace e di amicizia riuscirà probabilmente a spegnere. Karl Marx Marx, in alcuni serrati articoli, scritti con una verve polemica fortissima, analizza le cause e le conseguenze della guerra dell'oppio, uno dei più efferati tentativi degli occidentali, e in particolare degli inglesi, di penetrare il vasto mercato cinese. Questi fatti sono anche l'occasione per Marx per guardare dentro alle peculiarità della struttura sociale ed economica della Cina. Lo scritto di Wittfogel ¿ uno dei maggiori studiosi del modo di produzione asiatico ¿, che accompagna questi interventi di Marx, palesa come il pensatore di Treviri abbia, sia pur parzialmente, intuito la natura del dispotismo orientale che affonda le radici nel tipo di società idraulica lì affermatasi nel corso dei secoli.
«La dinamica rivoluzionaria che accompagna gli avvenimenti del 1989-1991 modifica il paradigma stesso della rivoluzione per come era conosciuto e vissuto fino ad allora» (Marcello Flores). A trent¿anni dal crollo del comunismo in Europa orientale e in Russia, riproponiamo questo lavoro di Marcello Flores già uscito nel 2011, ormai introvabile. Flores ripercorre, e discute criticamente, le tappe essenziali di un evento che ha ridisegnato radicalmente la mappa geopolitica e culturale del nostro tempo. Il grande merito di questo studio è di riportare al centro dell¿analisi il processo storico che ha determinato la fine di un¿epoca. Perché di storia si parla in questo libro e non di altro. Si tratta di eventi capitali che hanno dato avvio a una nuova, complessa era e a processi democratici nella maggior parte dei casi, come vediamo oggi, ancora incompiuti o del tutto naufragati.
Gli occhi dei bambini, si sa, spesso vedono le cose in modi del tutto inaspettati. Vi piacerebbe provare a vedere Milano durante gli anni del fascismo, della guerra, dell'armistizio, della Repubblica di Salò e della Liberazione attraverso lo sguardo di un bambino? Quelli che compongono questo romanzo sono i ricordi vividi dell'autore, di quando abitava in centro città, frequentava l'Istituto Gonzaga e il cielo era attraversato dalle sirene anti aereo. Molti eventi, anche drammatici, passano davanti agli occhi di quel bambino, e poi del ragazzo che si avvicina all'adolescenza, vengono visti con la serena consapevolezza di essere in qualche modo intoccabile, protetto dalla salda struttura familiare. Due famiglie, in realtà, quella del padre, un napoletano ben inserito nella realtà milanese, attento a non scoprire il suo ruolo di antifascista defilato, e l'ampia famiglia della madre, i Reichlin, variamente legata all'antifascismo, al fascismo, e al Partito Comunista.
¿Proprio per preservare la sensibilità in quanto tale, dev¿essere compiuto ancora una volta il passo indietro in essa. Ma è un passo indietro, ovvero non smarrimento, bensì reale ed effettiva appropriazione. Questo passo indietro è l¿arte.¿ (Martin Heidegger, Introduzione all¿estetica). Ludwig Wittgenstein e Martin Heidegger sembrano appartenere a due mondi filosofici completamente differenti e inconciliabili: da una parte la filosofia analitica, dall¿altra quella continentale. Eppure, le loro trame di pensiero presentano dei punti di contatto fondamentali. Uno di questi è il valore filosofico dell¿arte, capace di schiudere il senso dell¿essere stesso. La filosofia dell¿arte di Wittgenstein e Heidegger, qui ricostruita dall¿autore, non si presenta come una teoria esclusivamente estetica, perché non ha a che fare semplicemente col mero ¿gustö estetico, ma con qualcosa di molto più profondo che riguarda la nostra esistenza e il senso del nostro ¿stare¿ nel mondo.
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