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"Questa è una spettacolare raccolta di storie provenienti dal Sud globale e dall'oceano che copre la maggior parte del nostro pianeta. Ogni volta che le tecnologie modificano le società umane a un ritmo sempre più accelerato, la fantascienza diventa la modalità letteraria preferita. Questo libro è un segno di tale grande spostamento verso il futurismo visionario, che si dispiega per rivelare le possibilità utopiche ancora vive nel nostro presente. È un piacere da leggere." Kim Stanley Robinson, autore de Il ministero del futuro Ecoceanica: Futuri dal Sud Globale propone storie dalle regioni costiere dell'Africa, del Mar Arabico, dell'Oceano Indiano e del Golfo del Bengala, estendendosi all'Australia e all'America Latina. Il volume ha offerto alle scrittrici e agli scrittori uno spazio per riflettere sulle esperienze passate del commercio marittimo, del colonialismo e dell'imperialismo. In queste narrazioni troviamo un tentativo di estrapolare scenari plausibili che derivano da tali esperienze storiche, sia verso il futuro prossimo che verso quello più lontano, prevedendo le catastrofi ambientali che tali regioni si trovano ad affrontare nel momento del cambiamento climatico accelerato di origine antropica, nonché possibili alternative a livello micro e macro, che portano alla costruzione di trame distintive e varianti del novum della fantascienza.>SommarioIntroduzione di Tarun K. SaintLa nuova frontiera di Kaiser Haq (Bangladesh)Mare Tranquillitatis di Soham Guha (India)Speranza alla fine del mondo di Chinaza Eziaghighala (Nigeria)La cercatrice d'acqua di Eugen Bacon (Tanzania/Australia)Flussi e deflussi di Sam Beckbessinger (Sudafrica)Parlo con mille voci di César Santivañez (Perù)Città erose di Vajra Chandrasekera (Sri Lanka)I Had a Dream di Priya Sarukkai Chabria (India)La coltre e la luna di Thoraiya Dyer (Australia)Il nome del mondo è Oceano di Vandana Singh (India)
Può un diario dialogante raccontare come i percorsi formativi possano evolversi nel tempo, scoprendo le storie di chi insegna e di chi apprende? Può un testo esperienziale far emergere corpi e storie di persone incontrate lungo i tragitti della vita, e avere il potere di apprendere e far apprendere senza il timore di scoprirsi? E trasformarsi così in una sorta di occasione formativa anche per chi in quelle storie non c'era? Tutto questo i narratori hanno iniziato a esplorare, facendo emergere le loro storie per poi allargarle alle diverse posizioni che via via occupavano. I narratori sono due, un docente (il Prof.) e uno studente (Matteo), mentre le voci delle storie riportate sono molte e diverse. Le si incontrano nelle vicende dei due protagonisti, nel loro dialogo interiore e in quello a distanza, in una sorta di reciprocità che porta a una continua e sempre più intensa esposizione. Ne è nato il racconto di un sapere costruito nello sfondo di un edificio universitario, dove i pensieri dovrebbero essere i protagonisti, e negli spazi di una pratica professionale, dove gli apprendimenti non possono che essere comuni e molteplici. E tutto questo è stato messo in scena. Il Prof. racconta la sua ricerca di un insegnamento inclusivo della propria storia personale, della storia degli studenti che incontra, della storia delle persone/utenti che diventano a loro modo maestri. E i maestri si incontrano ovunque, nelle storie passate, presenti e future. Anche gli studenti possono diventare maestri. Matteo racconta la sua evasione, alla scoperta del mondo attorno a sé. La voglia di esplorare, giocare, inseguire e, alcune volte, anche ascoltare. Storie, dialoghi, scene, che si fondono lungo l'esclamazione "libertà!", rivendicata da un'intera generazione che vive le strade universitarie. Ne è nato un testo di storie, di intermezzi e di incursioni, di una ricerca riflessiva e condivisa. Anche questo è stato narrato, perché queste storie sono nostre e ci possono illuminare.
Nel cuore di un tranquillo paesino di una provincia veneta, l'adolescenza di Marta prende una svolta oscura quando cade vittima delle arti manipolatorie di un santone carismatico. Si ritrova vittima di abusi e violenze, intrappolata in una situazione che non avrebbe mai creduto le potesse capitare. Quante volte, anche noi, abbiamo detto o pensato "Io sono una persona con la testa sulle spalle. Ho un carattere forte e a me non capiterà mai." La storia di questa giovane donna, invece, mette in discussione le nostre convinzioni sulla sicurezza e la resistenza personale, dimostrando che, nei momenti di fragilità, nessuno è davvero immune dal rischio di cadere nella rete delle sette religiose. I problemi possono essere diversi: una malattia, la perdita del lavoro o di una persona cara. Più banalmente la perdita di un amore. Ci si sente fragili, indifesi e quella guida spirituale utilizza parole giuste, parole che ci fanno stare meglio. E l'incubo inizia. Questa biografia, toccante, vera, a volte crudele, scava nei recessi più oscuri dell'animo umano e solleva importanti riflessioni sulla necessità di proteggere la nostra società da coloro che abusano del potere a spese degli indifesi. La mancanza di una legge specifica contro il plagio ha aperto la strada a individui come padre Antonio, permettendo loro di agire indisturbati, privando le persone della loro dignità, libertà e salute mentale senza timore di perseguimento legale. Una vicenda drammatica, una storia di denuncia, una verità che trasporta il lettore in un vortice di emozioni: incredulità, sgomento, orrore, odio e solidarietà per una vittima innocente.
Custodi e guaritrici, le donne sanno come prendersi cura di qualsiasi cosa, usando saggezza, moderazione e morbidezza per risolvere difficoltà e complicazioni mediante approcci pratici e competenze trasversali, come il dialogo, la pazienza e l'ascolto. A differenza del cyberpunk, dove la narrazione vede al centro l'uomo, la competizione e l'individualismo, il solarpunk ribalta la visione classica dell'eroe e anti-eroe maschile raccontando storie in cui la soluzione proviene dalle donne, dalla loro partecipazione alle decisioni importanti, dalla loro resilienza sotto stress e minacce, dal loro ingegno troppo spesso sottovalutato, e dalla loro abilità a collaborare e ad attivarsi per uno scopo più grande, per un bene più alto. Questi nove racconti - scritti da alcune delle migliori autrici del genere solarpunk - provengono da sette paesi e quattro continenti per rappresentare come, a differenza della tradizionale visione patriarcale e occidentale di un solo futuro globalizzato per tutti, gli scenari femminili passano dalla decolonizzazione dell'immaginario, dalla decentralizzazione dei processi, dalla decrescita dei consumi indotti e dalla decarbonizzazione della vita quotidiana. IndiceIntroduzione di Eileen Herbert-GoodallLa rete di Indra di Vandana Singh (India)Il fantasma di casa Dzablui di Cheryl Ntumy (Ghana)Oltre il bazaar di Lavanya Lakshminarayan (India)Marea verde di Cristina Jurado (Spagna)La felce dorata di Lucie Lukačovičová (Repubblica Ceca)Gli spaghetti dell'anima di Ana Sun (Malaysia)Al di là della giustizia di Ruspa Dey (India)Isola verde di Shauna O'Meara (Australia)Pony e Mucca di Alda Teodorani (Italia)
La gelida scia del vento di Trieste, impetuosa e fatale, non conosce tregua, e non si ferma neanche sulla spiaggia di Lignano. È qui che la forza abbandona Valentina, una giovane cameriera dal mistero avvolgente, in grado col suo aspetto etereo di stregare anche il più incrollabile bad boy di Udine, l'avvocato Giulio Maestroni. Chi è questa misteriosa triestina che sembra portare con sé segreti profondi e un passato discutibile? Perché teme la famiglia Morutti? Cosa cela il suo legame con Monica Ferluga, la regina del jet set udinese? E qual è il lato oscuro di Giulio, giovane tormentato e stanco, che attratto da una speranza di semplicità si incastrerà in una ragnatela di intrighi, bugie e lotte familiari che lo costringeranno a mettere in gioco ogni certezza per difendere il sogno? Tra amori proibiti, tradimenti e scalate al potere, "Quattro piccoli passi" sono proprio quelli del viaggio nell'anima umana, in cui tra sentimenti e riscatto si è disposti a cedere un pizzico d'onestà anche vendendo l'anima a "Satana".
Salvo Tavani è un diciottenne nato e cresciuto nella Parigi latinense, un nuovo agglomerato urbano sorto nell'Italia 'meravigliosa' dei limiti alla libertà fisica e intellettuale, delle barriere, della censura politica e dei coprifuochi a oltranza. Come tutti i giovani della sua età, avverte precocemente lo struggimento per la impossibilità di scoprire un mondo a tutti precluso, e che può sperimentare solo attraverso i labili, falsati strumenti multimediali offerti dalla tecnologia della 'società rinnovata' di cui fa parte. L'opportunità di sottrarsi una volta per tutte all'onnipresente vigilanza del Comitato di Tutela Medico-Psichiatrica nazionale, si presenta con l'arrivo a Parigi del famoso Treno Smeraldo, sede itinerante del team di supporto al Ministro della Propaganda filogovernativa Gaspare Altoviti, e copertura strategica per una cellula di ribelli, il cui unico scopo è quello di ripristinare le vecchie libertà democratiche nel Paese. Dopo la rocambolesca adesione al team Smeraldo, per Salvo inizia l'agognata, avventurosa vita in giro per l'Italia dei confinamenti e delle lotte intestine, in cui sperimenterà sia la passione per l'impegno politico e la lotta clandestina, che quella per l'affascinante, misteriosa figura di Viola Favero, sua amante durante gli otto mesi di viaggio. Il dramma etico che si scatena dal confronto tra una Nazione pacifica, ma incatenata a una serie di norme liberticide, e quella caotica e instabile, ma rispettosa della dignità democratica dei suoi cittadini, accompagnano per intero le memorie del giovane Tavani, fino al macabro Asylum psichiatrico dove si concluderà l'ambigua parabola del suo destino.
Quando il cadavere di una donna viene ritrovato in una casa abbandonata sull'Appennino toscano, la gente del paese è sicura che si tratti della nipote della vecchia proprietaria deceduta da anni.Dopo un primo momento di paradossale stupore Camilla si interroga: quella donna che tanto le somiglia non è lei, di questo è certa, lei è viva e sta bene. Quindi di chi si tratta? Un mistero, un thriller complicato che indaga i rapporti familiari e obbliga a confrontarsi con un vissuto che si vuole dimenticare.>
Ci sono incontri che hanno le sembianze e il profumo dell'errore, eppure l'istinto ci porta lì, a viverne l'essenza, a cogliere il rischio per afferrare una nuova consapevolezza. Questa è una storia d'amore e del viaggio di una donna errante, tanto innamorata del gusto di vagare senza aver chiara la meta, quanto consapevole del rischio di poter sbagliare. Il suo nome è Nina Blanca, ha un suono lieve e sa di maturità, di navigazioni e approdi, di intensità e solitudine, di dubbi carichi di possibilità. Una storia che è come una sequenza di quadri, di foto e di ritagli di pellicola abbandonati in una scatola. La mano di Nina li tocca per riportarli alla luce e donare loro nuova bellezza.
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