Om Autorappresentazioni di Modernità
Reinhart Koselleck concepisce la "Sattelzeit" come quel periodo storico compreso tra il 1750 e il 1850 che, trasformando il futuro nel luogo del progresso illimitato, segna definitivamente l¿avvento della Modernità. Lo studio di Richard Häni dimostra che nel mondo culturale questa trasformazione si realizza nell¿attuale penisola italiana al più tardi a partire dal Cinquecento.
L¿autore, andando alla ricerca dei presupposti culturali della "Sattelzeit" koselleckiana, illustra in che modo Sperone Speroni, Benedetto Varchi, Giorgio Vasari e Giambattista Vico interpretarono la propria modernità, come essi percepirono l'antichità classica e più in generale in che modo intesero il rapporto fra antichi e moderni in relazione al progresso e al futuro delle arti, della letteratura e della filosofia italiana.
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