Om La Morte E La Vita Futura
Dopo l'avvento del nuovo idolo, la scienza, gli uomini non ammettono più l'esistenza di intelligenze spirituali superiori alle intelligenze umane. L'orgoglio umano, accrescendosi, si è rifiutato di concedere che l'uomo non sia al sommo della gerarchia delle creature nell'universo e l'errore è diventato un dogma assoluto anche per le scuole di occultismo e anche per le teosofie. I mondi visibili, secondo loro, sono creati per la perfezione dell'uomo, il quale non ha altro compito da quello di diventare perfetto sotto il nome di adepto. Lo scopo non è di sfuggire all'umanità, ma di raggiungerne l'illusoria vetta.
Come si compie la metamorfosi, chiamata « morte », nelle incommensurabili tenebre dell'ai di là? Gli Indiani hanno pensato che, per giungere allo stato di Dio, fossero necessarie migliaia di incarnazioni terrestri, prodigi di ascetismo e una sovrumana perfezione. Molti filosofi greci hanno creduto che la pratica delle virtù e la quotidiana saggezza, conciliata con una moderata partecipazione ai piaceri della vita, fossero sufficienti per permettere all'uomo di raggiungere il grado superiore allo stato umano.
Attraverso questo libro basato sulla vasta letteratura di ricerca sulla metamorfosi della morte, Maurice Magre è ossessionato da un solo pensiero: « Voglio che il paziente cessi di temere, che il vecchio pensi della sua giovinezza futura, che l'angosciato ringrazi la luce prossima, e che le famiglie cantino con la gioia nelle cerimonie funebri. »
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