Om La sindrome di Narciso e la segregazione dei rifugiati venezuelani
La vasta esperienza umanitaria delle società nel corso dei secoli evidenzia attualmente le più degradanti violazioni dei diritti umani, un fattore evidenziato dalla stamentalizzazione umana e sociale, che proviene da tempi lontani ed è stata ristrutturata in epoca contemporanea. Di conseguenza, il vuoto e la depressione sociale sono diventati così insostenibili che il mito filosofico greco della sindrome di Narciso è presente nelle società contemporanee e in modo eclatante nella società brasiliana. La re-stamentalizzazione vissuta dai rifugiati venezuelani in Brasile è un grande passo indietro storico e sociale, in cui una parte della società persegue senza freni la composizione statalista, escludendo gli individui che non si adattano al valore materiale imposto, in cui la segregazione si basa sulla selettività qualitativa dell'individuo. In questo senso, l'obiettivo è quello di fornire alternative alla crisi dello Stato in cui versano i rifugiati, a scapito della tutela dello Stato di diritto democratico. Pertanto, il lettore target è quello che desidera dibattiti sociali e nuove riflessioni umanitarie per riconnettersi con ciò che li rende umani.
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